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MIGRAZIONI (IN)VOLONTARIE evento di chiusura

Events
January 30, 2025

Migrazioni (In)Volontarie: evento di chiusura

Architettura, arte e trasformazioni urbane: un anno di esplorazione

Il mondo contemporaneo è testimone di cambiamenti sistemici che stanno trasformando radicalmente i nostri paesaggi sociali e urbani. Le migrazioni – da noi intese come fenomeno di creazione di cultura che racchiude sia scelte personali sia necessità imposte quali amore, lavoro, guerre, cambiamenti climatici, studio – sono al centro di questi mutamenti.

Nel 2024, abbiamo intrapreso un percorso di esplorazione su questi temi, cercando di rispondere a una domanda chiave: come progettare città e spazi che non solo rispondano alle esigenze dei migranti, ma che valorizzino le diversità culturali e favoriscano l'integrazione?

Un anno di indagine e confronto

Attraverso il palinsesto di talk “Migrazioni (in)volontarie”, abbiamo creato occasioni di incontro e dibattito, coinvolgendo esperti provenienti da diversi ambiti – una rete di professionisti, architetti, ricercatori, artisti, studiosi – per osservare il fenomeno da prospettive trasversali.

Puoi rivedere gli incontri del palinsesto qui: Migrazioni (In)Volontarie

Dove ci ha portati questo percorso?

Partendo da queste riflessioni, abbiamo deciso di tradurre la nostra indagine in due progetti concreti:

“La città della Parola”: concorso Siria “Architects for Humanity”

Il concorso per la ricostruzione di un'area siriana devastata da conflitti e calamità naturali è stata un’opportunità per sperimentare un nuovo approccio alla progettazione. A’zaz, città nel nord della Siria, ospita molti migranti interni in fuga dalla guerra civile. Il nostro obiettivo? Restituire identità a un "non-luogo", creando uno spazio che ricostruisca un senso di appartenenza e una nuova esperienza collettiva.

Il nostro masterplan, “La Città della Parola”, è stato concepito come un simbolo di speranza, con l'ambizione di superare i confini locali per diventare un messaggio universale di dialogo fra individui e culture. Il progetto si basa sulla creazione di un ecosistema di collaborazioni tra architetti, artisti, mediatori culturali e comunità locali, puntando non solo alla ricostruzione fisica di un territorio ferito, ma anche alla sua rigenerazione sociale e culturale.

“Il Prisma Blending”: ripensare il workplace in un contesto multiculturale

Un altro progetto in cui abbiamo applicato queste riflessioni è stato il ripensamento del nostro stesso workplace. Siamo una realtà con una significativa presenza di expat (28 professionisti provenienti da 22 nazionalità). Il tema centrale? Integrare le diversità culturali in un contesto con un forte DNA italiano, che può arricchirsi attraverso un approccio più inclusivo alla multiculturalità.

Per rispondere a questa sfida, abbiamo avviato una serie di iniziative per promuovere una cultura aziendale più aperta e capace di valorizzare le differenze. Tra queste: la mappatura dei "pain points" vissuti dagli expat, il ripensamento dei rituali aziendali in chiave più inclusiva, la creazione di un senso di "casa" e la costruzione di ponti interculturali. Queste iniziative mirano a migliorare la comunicazione, favorire la comprensione reciproca e rendere il contesto lavorativo più accogliente per tutti.

(en)

(In)Voluntary Migrations: closing event

Architecture, art, and urban transformations– a year of exploration

The contemporary world is witnessing systemic changes that are radically transforming our social and urban landscapes. Migration—which we see as a process of cultural creation that includes both personal choices and forced circumstances like love, work, war, climate change, education—is at the heart of this transformation.

In 2024, we embarked on a journey to explore these themes, asking a key question: How can we design cities and spaces that not only meet the needs of migrants but also embrace cultural diversity and foster integration?

A year of research and dialogue

Through our talk series (In)Voluntary Migrations, we created moments of exchange and discussion, bringing together experts from various fields—a network of professionals, architects, researchers, artists, and scholars — to examine migration from cross-disciplinary perspectives.

Watch the full series here: Migrazioni(In)Volontarie

Where did this journey led us?

Building on these reflections, we decided to translate our research into two key projects:

“The City of the Word” – Syria, Architects for Humanity Competition

The competition called for there construction of an area in Syria devastated by war and natural disasters was an opportunity to experiment with a new approach to design. A’zaz, a city in northern Syria, has become home to many internally displaced people fleeing civil war. Our goal? To restore identity to a “non-place” by creating a space theatre builds a sense of belonging and a new collective experience.

Our masterplan, The City of the Word, was conceived as a symbol of hope, aiming to extend beyond the local context and become a universal message of dialogue between individuals and cultures. The project is rooted in a collaborative ecosystem, bringing together architects, artists, cultural mediators, and local communities—not just to rebuild physically but to regenerate the social and cultural fabric of a deeply impacted area.

“Il Prisma Blending”: rethinking the workplace in a multicultural context

Another project where we applied these reflections was within our own workplace. We are a company with a significant international presence (28 expats from 22 different nationalities). Our challenge? Integrating cultural diversity into a context with strong Italian roots, while enhancing it through a more inclusive approach to multiculturalism.

To address this, we launched a series of initiatives aimed at fostering a more open and inclusive company culture. These included: mapping the “pain points” experienced by expats, rethinking company rituals to be more inclusive; creating a stronger sense of “home” within the workplace; building cross-cultural bridges. All of these initiatives are designed to improve communication, strengthen collaboration, and create a work environment where everyone feels truly welcomed.

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Speakers

Stefano Carone

Managing Partner | Il Prisma

Isabel Castro

Design Researcher Il Prisma

Giacomo Rozzo

Head of Innovation Il Prisma

Sebastiano Pasculli

BU Director Cityscape Il Prisma

Walter Mariotti

Direttore editoriale di Domus

Luca Cantore D'amore

Critico e curatore d'arte

Marco Nereo Rotelli

Artista

Rassegna stampa

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